Nome SIMONE – ACE BUC

Data di nascita 08-08-1973

Nome della band STILL ALIVE

Ruolo/strumento SPACEACE

Breve storia del gruppo

Il progetto STILL ALIVE nasce nel Novembre 2004. L’obiettivo è la realizzazione di un PowerShow dove tutto deve essere in piena filosofia Kiss: i costumi, il make up, la strumentazione, gli effetti speciali, le scenografie ed i momenti di puro spettacolo!

Gli inizi

Gennaio 2005: la prima uscita ufficiale in un rock pub romagnolo: oltre ogni più rosea aspettativa gli StillA live vengono premiati da un grande interesse e vengono considerati fra i più promettenti tributi italiani.

Marzo 2005: lo spettacolo viene migliorato e sviluppato ed i ragazzi capiscono che è ora di cominciare a fare sul serio.

Settembre 2005: la band si rende protagonista di un concerto/show che richiama oltre 700 persone, testimoni di una serata con notevole coinvolgimento di pubblico e di fan.

A questo punto gli STILL ALIVE alzano lo sguardo oltre gli Appennini e decidono di essere pronti per un confronto nazionale: dal concerto di Settembre nasce un DVD live e proprio tramite questo riescono a farsi conoscere da tanti Kiss-fans della penisola, riscuotendo profondi consensi da Nord a Sud.

Nel Gennaio 2006, anche grazie alla collaborazione con il KissWeb Italia, vengono chiamati a Roma quali headliner per un evento di promozione al dvd dei Kiss “Rock The Nation” in una serata organizzata in collaborazione con Sony Music.

Nel Settembre 2006 la band richiama in Romagna oltre 2500 fan da gran parte d’Italia, per la presentazione di un PowerShow unico in Italia!

Ottobre 2007: i media si interessano all’attività della band e così gli STILL ALIVE vengono selezionati fra i migliori talenti italiani dalla trasmissione televisiva Talent1 in onda sulle reti MEDIASET.

Marzo 2008: gli Still Alive ospiti negli studi televisivi di MEDIASET per partecipare alla trasmissione di ITALIA1.

L’Europa

Febbraio 2008 la partecipazione in veste di headliner al Kiss Party 2008 organizzato in terra Svizzera (da Jotty Loreno)*, con risonanza in tutta l’Europa Occidentale, mette gli STILL ALIVE su di un gradino di osservazione europeo. L’esportazione del progetto viene accolta dai principali commentatori europei come “qualcosa di incredibile, coinvolgente e devastante. Un puro show in Kiss-Style!”.

 

Attività lavorativa/studi

Laurea in Economia – Resp. Amministrativo

 

Cosa/chi ti ha avvinato ai KISS

Un amico appena 5 anni fa… Li ho conosciuti prima nella versione unmasked, ma son rimasto folgorato dalla versione masked!

 

KISS evento più sentito

CONCERTO DI MILANO 24-06-08 (Unico concerto dei KISS a cui ho assistito)

 

Cosa è più difficile da replicare negli spettacoli che proponete?

L’organizzazione dell’intera macchina ed i tempi di palco.

 

Un giudizio tecnico sui componenti dei KISS passati e presenti?

PAUL STANLEY: probabilmente il miglior stage-man dei Kiss, notevolmente migliorato tecnicamente nel tempo sia come cantante che come chitarrista. Autore di alti livelli, attento alla contemporaneità, mantenendo la fede iniziale.

GENE SIMMONS: tecnicamente onesto, non fenomenale e non scarso. Un autore altalenante fra grandi momenti e bassezze preoccupanti… In realtà credo che il suo apporto più grosso alla band sia fuori dai dischi. Credo che Simmons abbia fatto la differenza fra i Kiss e le tante glam-rock band americane di quel periodo.

ACE FREHLEY: l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. Tecnicamente valido per i tempi, ha caratterizzato inconfondibilmente il sound dei Kiss fino all’80. Peccato che non suonasse in una band valutata per l’aspetto tecnico-musicale. Solitamente apprezzo i chitarristi che si aggiornano nel tempo, ma c’è un piccolo gruppo di personaggi che esulano da questa “regola”, secondo me Ace è fra questi. Un po’ come Slash… Non li vedrei fra 20 anni fare cose diverse da quelle che hanno fatto negli ultimi 20.

PETER CRISS: un tassello importante di una macchina perfetta. Tecnicamente non era male, poco rock, è vero, ma del resto il suo background musicale aveva poco a che fare col rock… Però proprio quella fu una dote che serviva… Secondo me ai tempi nessuno degli altri sarebbe stato in grado di scrivere qualcosa come Beth. E tutti sappiamo l’importanza di quel brano nella Kisstory.

Forse la cosa che però io preferisco di Peter è il timbro vocale: quello sì che è davvero rock n’roll!

Oggi purtroppo sembra avere poco da offrire alla band, sotto qualunque aspetto artistico.

ERIC CARR: il batterista che molti avrebbero voluto da subito per i Kiss. Decisamente più rock, più veloce e tecnicamente preparato di Criss. In ogni caso una cosa decisamente diversa, tanto da entrare nel cuore dei fan senza cancellare Peter. Sempre al servizio della band in maniera precisa ed attenta. R.I.P.

VINNIE VINCENT: chitarrista preparato, personalmente non interessante, ma innegabilmente preparato, a mio avviso lui ha portato i Kiss dentro una nuova era, nel bene e nel male. Secondo me l’esperimento è riuscito a tratti, ma penso che le responsabilità di ciò fossero da distribuire. Apprezzabile anche come autore. Tutti i suoi progetti successivi sono rimasti nella penombra. L’ho perso di vista.

MARK St.JOHN: tecnicamente non mi è mai piaciuto, è anche vero che non abbiamo avuto molte opportunità per ascoltarlo, valutarlo e giudicarlo… Però penso sia il chitarrista meno interessante nella Kisstory. R.I.P.
ERIC SINGER: non credo ci sia molto da dire sulle qualità di batterista-cantante-corista di Eric. Se non eccelle in tutti gli aspetti poco ci manca. Personaggio sul palco e garanzia ritmica della band. Forse il miglior Kiss di sempre (sommando tutto…).
BRUCE KULICK: il chitarrista più equilibrato delle varie formazioni. Lo stile adatto al momento, il sound giusto e la tecnica necessaria. In definitiva forse quello più vicino ai miei gusti personali. Mi sarebbe solo piaciuto vederlo un po’ più padrone del palco… Finchè ha durato il suo sodalizio con la band ha portato delle belle cose, niente a che vedere coi Kiss di Ace, ovvio, ma sinceramente credo che fra la fine degli’80 e i primi ’90 Bruce forse un chitarrista più giusto per una band che stava cercando di mostrarsi ancora attiva ed operativa dopo 15 anni di carriera e soprattutto cercando di dimostrare al mondo che i Kiss non erano solo quattro simpaticoni con del cerone in faccia.
TOMMY THAYER: A me piace. Secondo me quello che fa lo fa bene. Si potrebbe discutere sulla questione “perché far fare a Tommy quello che faceva Ace, dal momento che Ace è in giro e sarebbe in grado di farlo?” Probabilmente per due motivi:

  1. perché Ace forse non è in grado di fornire garanzia di continuità J
  2. perché Tommy non è solo il sostituto di Ace

Secondo me se i Kiss oggi rivivono questo nuovo vigore soprattutto commerciale, buona parte del merito è di Tommy.

A farla breve credo che Tommy sia la persona quadrata che conosce il gioco delle rockstar senza mai farsi prendere troppo la mano. Ace sarebbe in grado di farlo? Impossibile, non sarebbe Ace!

 

Avete in cantiere nuovi concerti?

Al momento siamo in attesa di riavere il nostro Starchild dopo l’intervento al ginocchio…

Tuttavia ci sono trattative interessanti per cose particolari ,del resto oramai ci stiamo specializzando in cose particolari !

 

Sogno nel cassetto

I sogni nel cassetto non si svelano… altrimenti non si avverano! ;-)

 

* Nota di Deuce